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Fanfara di Lizzana

L'idea di formare la Fanfara degli Alpini fu di Mansueto Simoncelli che a quel tempo, nel1962, era capogruppo del Gruppo Alpini Monte Zugna Lizzana, nonché membro del direttivo del Corpo Bandistico “don Giuseppe Pederzini” di Lizzana. Quest'ultimo, già partecipava alle feste alpine, ma il Gruppo Alpini desiderava avere dei suonatori che si differenziassero dalla Banda, indossando appunto il simbolo degli alpini per eccellenza; il cappello piumato.

Dopo vari momenti di confronto, nacque la Fanfara degli Alpini Lizzana; un gruppo di suonatori col Cappello Alpino, gestito dal Corpo Bandistico di Lizzana e formato da suonatori appartenenti al Corpo Bandistico stesso.

La prima uscita della Fanfara fu nel 1962 all'adunata nazionale degli alpini di Bergamo e da quell'anno ha sempre partecipato a tutte le adunate successive. In quelle occasioni la Fanfara si è esibita, nelle sere precedenti la grande parata, nelle più belle e pittoresche piazze d'Italia, riscuotendo notevole successo, sia per bravura e simpatia degli esecutori che per il repertorio musicale, basato principalmente su brani di carattere popolaresco e folkloristico.

Per qualche anno non ci fu una vera e propria divisa; all'inizio vi erano il cappello alpino e un foulard verde al collo. Solo nel 1964 si arrivò alla prima uniforme, composta sempre dal capello alpino e da una giubba sahariana in tessuto scozzese, un camicione allacciato al collo con 2 palline verdi. Per trovare una divisa completa dobbiamo arrivare all'adunata di Roma del 1968.

Quattro, finora, sono stati i maestri che si sono susseguiti nella sua direzione musicale. Il Maestro Mario Prezzi dal 1962 al 1964, poi il Maestro Valerio De Concini, che in contemporanea dirigeva pure il Corpo Bandistico di Lizzana.

Fu quindi dal 1966 che la direzione della Fanfara passò a Mariano Barozzi; suonatore di flicorno soprano nella banda, fondatore e responsabile pure del Gruppo Majorettes, che pur essendo un musicista dilettante, guidò con serietà e fermezza la Fanfara per ben 21 anni !!  Storico il suo motto prima dell’ inizio dei brani ai concerti:” TROMBE ! Me raccomando… en bel attacco! “

Dal 1988 la bacchetta è passata nelle mani del Maestro Massimo Simoncelli, tuttora in carica.

Le musiche proposte dalla Fanfara nei primi anni furono tutti gli inni patriottici, come “la Leggenda del Piave”, “la Canzone del Grappa” “Le Campane di S.Giusto” e qualche marcetta.

Verso la metà degli anni ‘70, con il cambio del Maestro della Banda di Lizzana nella persona del M. Gianni Caracristi, anche la Fanfara, poté avvalersi della sua notevole vena musicale.

Sono ormai molti, infatti, i brani che il Maestro a arrangiato “ad hoc” per la Fanfara Alpina, che ad ogni Adunata mantiene la tradizione di eseguire un suo lavoro; sono ben 3 le Fantasie Alpine (dei medley di canti popolari di tutta Italia) ed altri pezzi come: Vola Colomba, Campane di Montenevoso, Fiume Amaro, La Paloma, Mamma! Cimitero di Rose, Marina, Rose Rosse per te, e per ognuno una dedica agli amici alpini “andati avanti”. Questo ricco repertorio musicale, che riscuote sempre grande approvazione da parte del pubblico ad ogni esibizione, è stato, alcuni anni fa, tradotto in un primo CD intitolato:”40 anni in musica, una bella storia...”

A fianco degli infaticabili “veci” suonatori pluriottantenni come Danilo Rosà, Vito Simoncelli e Rinaldo Simoncelli, nella fanfara sono entrati anche i giovani “amici degli alpini” della classe 2001 e 2002, figli e nipoti di suonatori. Nella speranza che questi ed altri giovani riescano a coltivare e trasmettere a loro volta i nostri valori alpini, si guarda con fiducia al futuro dell’ associazione, nel solco della tradizione consolidata.

Merita menzione l’infaticabile Capogruppo e Presidente della Fanfara Franco Simoncelli le cui doti organizzative non hanno limiti. A lui il riconoscimento per le sue ineguagliabili forza, tenacia e caparbietà nel portare avanti i numerosi progetti per l’associazione, nonostante le primavere siano più di 80! Dal 1961 non ha mancato un’ Adunata e nel gennaio di quest’anno, in occasione del Concerto di Capodanno al teatro “R. Zandonai”, è stato premiato per i suoi 70 anni ininterrotti come suonatore e  componente del Corpo Bandistico di Lizzana. Non va dimenticata inoltre l’impareggiabile Eugenia “Genia”, cuoca d’eccellenza, nonché consorte del Capogruppo, che al termine delle sedute, prepara sempre ottime trippe, canederli e strudel, come  anche i vari amici e sostenitori.

Cori e fanfare